Lunedì 13 novembre si è svolta la conferenza sul tema "Il poema epico nell'Italia medievale: l'Entrée d'Espagne". Relatore è stato il prof. Paolo Gresti, docente presso l'Università Cattolica di Milano. L'incontro si è tenuto nella Sala Alessandrini, in via Matilde di Canossa 20, a Crema. Hanno partecipato all'iniziativa anche alcune classi dell'Istituto di Istruzione Superiore "Racchetti - da Vinci" e dell'Istituto di Istruzione Superiore "Galileo Galilei", di Crema. Gli studenti sono stati accompagnati dai loro docenti e dai rispettivi Dirigenti Scolastici, il prof. Claudio Venturelli e la prof. Paola Orini.
Nel periodo che corre grosso modo tra la seconda metà del XIII secolo e la fine del XV fiorisce, nelle regioni settentrionali d’Italia, una letteratura che viene detta “franco-italiana”, perché ha la particolarità di essere scritta in una lingua mista, una miscela di lingua d’oïl e di varianti linguistiche dell’Italia del Nord, soprattutto lombarde e venete. Si tratta di una lingua che muta da un’opera all’altra, perché ogni autore mescola in modo diverso gli ingredienti che la formano, anche se rimangono alcuni tratti di base inalterati.
Il capolavoro della letteratura “franco-italiana” è un poema epico – genere di grande successo nelle regioni padane – intitolato Entrée d’Espagne dal suo primo e unico editore, Antoine Thomas, nel 1913. L’Entrée è una lunga chanson de geste nella quale l’autore, rimasto anonimo, racconta le avventure vissute da Carlo Magno e dai suoi paladini durante la spedizione spagnola: narra cioè quello che viene taciuto nella più antica chanson de geste francese, la Chanson de Roland.
Paolo Gresti è professore ordinario di Filologia linguistica romanza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ha studiato sotto la guida del prof. Aldo Menichetti. Dopo la laurea ha fatto il Dottorato di ricerca presso l’Università di Firenze. Quindi ha trascorso sei anni all’Université de Fribourg (Svizzera) in qualità di assistant diplômé.
Si è occupato soprattutto di lirica antica italiana e occitanica, di epica, della fortuna della lingua d’oc nell’Italia del XVI secolo. Tra le altre cose ha pubblicato Sonetti anonimi del Vaticano lat. 3793, Firenze, Accademia della Crusca, 1992; Il trovatore Uc Brunenc, edizione critica con commento, glossario e rimario, Tübingen, Niemeyer, 2001; Introduzione alla linguistica romanza, Bologna, Pàtron, 2016; Anonimo padovano, L’Entrée d’Espagne (con Marco Infurna), Novara, Interlinea, 2021; Dante Alighieri, Rime (con Nicolò Premi), Brescia, Editrice Morcelliana, 2023.
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